Sì, funzioniamo proprio così, funziona proprio così ..
Più dai attenzione e quindi nutrimento al problema, più si ingigantisce fino a sembrare  anche insormontabile.
Sembra banale ma non lo è. Sicuramente l'abitudine è di focalizzarsi su ciò che crea stress o che preoccupa, arrovellandosi su come fare a risolvere, rimuginando e magari perdendoci anche il sonno.
E' un automatismo ben radicato ma che crea un appesantimento importante del problema che si nutre appunto di tutte queste "attenzioni" che gli vengono rivolte.

Io per prima ho sperimentato l'inversione di marcia, ossia, rivolgere lo sguardo verso la soluzione, anche se non è "visibile agli occhi".
In questo modo il sistema si orienta alla ricerca di opzioni nuove che certamente prima non erano state considerate o nemmeno immaginate.

E' un meccanismo straordinario che amplia infinitamente le opportunità e alleggerisce la mente che vuole avere il controllo.

Ecco, il controllo è un grande limitatore di orizzonti perchè restringe la visione profonda dentro i confini del conscio anzichè lasciare la libertà al campo quantico di riconoscere nuove alternative.
L'unica cosa da fare è provare, lo dico sempre a tutti, sperimentare per scoprire il cambiamento della qualità di vita. Non solo, una volta integrato questo nuovo modo di affrontare le sfide quotidiane sarà sorprendente sentire l'aumento di fiducia e di conseguenza la serenità perchè "alimentate" costantemente. 
C'è anche la consapevolezza che talvolta ci si trova ad affrontare accadimenti più impegnativi e dolorosi che "appesantiscono" l'intelligenza emotiva e il cuore, ma se il sistema è stato allenato a guardare verso la "luce" anzichè affondare nel "buio" tutto  ha un significato diverso. 

A lungo andare ciò che emerge è soprattutto la serenità che si acquisisce e la "fluidità" con cui si affrontano eventi nuovi o quelli che in precedenza creavano pesantezza e preoccupazione.

E come si fa ad allenare il sistema?? Vieni a conoscere le mie sessioni e lo scoprirai.