Capita non di rado che pensando di essere altruisti si cada nell'annullamento di noi stessi. Il limite è delicato e bisogna fare attenzione alla motivazione.
E' necessario osservare con attenzione questa dinamica perchè spesso dall'esterno il vero protagonista buono sembra"l'altruista" ma sotto sotto potrebbe esserci un meccanismo - anche inconscio - di indurre il senso di colpa nell'altro, o per il bisogno di essere amati : "cosa faremmo senza di lui/lei che è sempre a disposizione!"...
Quante volte vedo rappresentazioni di questo bisogno di amore attraverso il sacrificio costante e a tutto tondo, per la famiglia, per l'azienda, per gli amici, per il vicino di casa.
E in tutto ciò la persona si esaurisce e trascorre una vita "svendendosi" per tutti e togliendo completamente valore alle proprie esigenze.
E sono quelle persone che pur sollecitate a "fare meno" a prendersi del tempo, ad avere cura di sè, proprio non ce la fanno. Ne comprendono la necessità, ma è sempre meno importante delle necessità di chi li circonda.
Ho provato innumerevoli volte a "ragionare" sulla questione ma vedo sguardi straniti e quasi infastiditi come se si sentissero giudicati e addirittura criticati, cioè - pensano - io sto facendo di tutto e ancora non va bene.
Come se ricordare loro che il sacrificio costante non è la soluzione fosse una critica. Interessante no?
Vedo persone che pur di sentirsi amate si annullano e poi vedo anche il completo fallimento dell'operazione..ovvio, perchè se prima non amiamo noi stessi in modo incondizionato nessun altro lo farà.
Funziona proprio così la storia.
Prima tu ti concedi attenzioni, cura e valore, poi di seguito arriveranno i riconoscimenti dall'esterno.
E tanto più ti collochi all'ultimo posto della classifica quanto più ci resterai perchè qualcun altro avrà una necessità più importante. Sempre.
Non è così la realtà.
Nessuno ti può dare valore se non te stesso. Nessuno può amarti se per primo non arriva da te quel sentimento genuino e puro a 360°, che accoglie i tuoi pregi e i tuoi limiti. Perchè la medaglia non ha una sola faccia. E ancor più l'essere umano ha sfaccettature infinite, tutte ugualmente rilevanti.
E quindi ti chiedo...quante volte sei l'ultimo nella classifica delle priorità e soprattutto perchè ?