E' facile quando va tutto bene... la verifica della tua centratura avviene quando la faccenda si fa tosta e bisogna estrarre dallo zaino tutti gli strumenti che hai conosciuto nel tuo percorso.
Funziona proprio così, che quando il famoso gioco si fa duro, si comincia a verificare il proprio livello di competenza, se tutto quello che è stato appreso nei vari percorsi e nella vita ora è utile e disponibile per affrontare la situazione.
Non sono sempre rose e fiori racconta il detto, esatto è così, capita il momento/periodo/evento down nel lavoro, nelle relazioni, nello stato del fisico e soprattutto dell'ambito emotivo.
Il dolore mandato giù, compresso, soppresso e magari apparentemente sopito non sparisce. Per un po' di tempo magari dà l'impressione che ci lascia il potere di indirizzarlo ma non è disposto a stare impacchettato e dimenticato tanto a lungo.
E prima o poi o scoppia o si fa largo lentamente andando a intaccare la qualità delle cellule e del sistema nervoso.
Il dolore va attraversato, non ci sono scorciatoie.
Anzi, prima va identificato - se non sai con chi hai a che fare è tutto molto più difficile,
guardato - osservarlo aiuta a dargli dei confini e a renderti conto che non è illimitato (anche se a volte sembra così),
indagato - così da approfondire la sua conoscenza, vedere le varie sfumature e compredere quali strumenti usare per defonderlo
e alla fine attraversato perchè questo ti consente di riprendere coscienza che TU HAI IL POTERE DI AGIRE PER CAMBIARE E MIGLIORARE.
E' un processo di consapevolezza a tutti gli effetti, probabilmente anche amaro e impegnativo, ma necessario per lasciare andare quella zavorra che in qualche modo appesantisce.
Non si può compredere quanto si è pronti senza una sfida.
Me ne sono resa conto molte volte negli anni, di come certe situazioni che tempo fa mi provocavano reazioni di squilibrio poi sono arrivate e allo stesso modo andate senza lasciare strascichi o pesantezza. E quando ci penso sorrido perchè confermo ancora e ancora quanto il lavoro di riequilibrio che porto avanti da ormai vent'anni produca costanti sottili e profondi cambiamenti in me e nelle persone che seguo.
E' uno strumento straordinario che per prima cosa sperimento io costantemente e che cerco di raccontare e far conoscere a chi sente che c'è qualcosa da cambiare e vuole mettersi in gioco per farlo.
Quindi se anche tu senti che ci sono delle zavorre da lasciare andare ...fai una riflessione e scegli la strada per il tuo bene.