"Sono troppo sensibile", "la mia sensibilità mi fa soffrire"...
Essere una persona sensibile è un dono straordinario. E' necessario custodirlo e preservarlo.
Certamente essere sensibili espone a più "rischi emotivi", soffri per parole maldette, per carezze non ricevute, per un film romantico o per un tramonto infuocato ma anche purtroppo per il dolore degli altri..perchè lo "senti".
Ecco, questo è il punto, tu senti anche fisicamente qualcosa che altri non hanno mai sperimentato e talvolta ti sembra di essere fuori dal normale.
E io qui dico: che meraviglia !
Sì perchè la sensibilità è un dono straordinario, ti fa assaporare tutto con sfumature infinite, è più intenso il profumo della rosa ma sono anche più dolorose le ferite delle spine..
Sei "scoperto", come una pelle sottile sottile che ti fa percepire il tocco più delicato ma anche le ruvidità ad altri estranee.
Non sperare di essere una persona diversa, anzi, custodisci e preserva la tua dolce dote per connetterti intimamente con chi ti sta vicino, per cogliere ciò che ad altri sfugge e per amare a cuore pieno.
Lo so che l'altro lato della medaglia è la sofferenza più acuta o lacrime che talvolta sgorgano apparentemente senza un motivo rilevante.
Lo so che tutto intorno è più evidente, la tristezza dietro a occhi profondi, l'amarezza nascosta da un sorriso forzato o la rabbia celata da movimenti rigidi e controllati, ma tutto quello che scorgi ti permette anche di comportarti in modo adeguato, di sapere con chi hai a che fare e di adattare il tuo approccio. A volte comprensione pura, a volte fermezza, altre volte solo uno sguardo o una parola di conforto.
Certo, non sempre semplifica la vita ma è un potere preziosissimo.
Il segreto è esserne consapevole e accogliere ciò che ti accade sapendo che è tutto amplificato da questa straordinaria qualità.
Prova a pensare quante volte il tuo "sentire" ti ha aiutato e lavora affinchè sia sempre di più il tuo faro per orientarti nella vita.